PAUL
(Giustiziato il 3 settembre 2003)
Lo stato
della Florida ha assicurato il “martirio” per mezzo di suicidio assistito dallo
stato a Paul Hill, alle 18
del 3 settembre 2003, per vendicare l’uccisione del Dottore
John B. Britton, 79 anni,
di Fernandina Beach, e del colonnello a riposo
dell’Air Force James H. Barrett, 74 anni, di Pensacola. Hill usò il fucile per uccidere i due uomini il 29 luglio
1994, fuori da quello che era conosciuto come Centro
Femminile. Furono uccisi dopo essere stati spinti nel parcheggio nel pickup di Barrett. La moglie di Barrett, June, fu ferita.
Paul Hill, un estremista anti-aborto, ha ucciso il dottor Britton perchè con il suo lavoro collaborava agli aborti. Hill ha ammesso di aver commesso questo atto di terrorismo con la piena consapevolezza di poter essere condannato a morte. Hill al processo voleva presentare il suo atto come un caso di “difesa necessaria” (che è come essere giustificati nel forzare la porta chiusa di una casa per salvare i suoi occupati in caso di incendi). Tuttavia, a Hill non fu permesso di usare questa linea di difesa, né di servirsi dell’avvocato che voleva lui, e rimase in silenzio per la maggior parte del tempo durante il suo processo. Da quando fu condannato a morte, Hill ha lasciato cadere tutte le sue possibilità di appello per essere giustiziato.
Paul Hill voleva morire per la sua causa, e ha ripetutamente detto che voleva sacrificare la vita per salvare I bambini che non sarebbero nati. Secondo il suo assistente spirituale, Hill credeva che Gesù Cristo gli avesse comandato di uccidere il medico abortista. Secondo altri sostenitori di Hill, “quel giorno salvò 20 o 30 bambini”. Gli estremisti anti-aborto hanno numerose web-page nelle quali discutono sul caso di Paul Hill, suggerendo che il suo atto fu un “omicidio giustificato”. Una delle pagine include una lista delle categorie di persone per le quali sarebbe legittimo usare lo stesso trattamento “omicidio giustificabile”. Praticamente chiunque non sia d’accordo con le posizioni degli estremisti può ricadere in una delle categorie della lista, che è un poco velato invito a qualunque persona alla quale “Gesù Cristo parli”a condurre azioni simili.
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La nipote del Dr. Britton ha scritto al Governatore Bush. Ci è voluta più di una settimana, per il governatore che ha dichiarato “le esecuzioni sono per i familiari delle vittime” perché un assistente chiamasse Ms. Fairbanks in merito alla sua lettera. Questo è il testo:
Egregio
Governatore Bush:
Come
nipote di John B. Britton,
il medico che è stato ucciso da Pul Jennings Hill il 29 luglio
1994, le chiedo di commutare la condanna
a morte di Hill in un ergastolo senza possibilità di
condono. Uccidere è contro la legge in qualsiasi circostanza, e con
l’esecuzione di Paul Hill,
non fate che perpetrare questo ciclo di violenza. Non voglio assistere a un omicidio, ne’ con una pistola, ne’ con un’iniezione
letale, una sedia elettrica o qualsiasi altra forma di violenza. La violenza
deve finire. Gli omicidi devono finire. Anche se Paul Hill reclama di voler essere
ucciso, questo servirà solo a renderlo un martire – e non fermerà il diritto
delle donne di praticare l’aborto, non risolverà nessun tipo di problema di
questo mondo. Causerà solo altro dolore, in nome del diritto alla vita. Per
favore, fermate gli omicidi.
Catherine Britton Fairbanks
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Catherine Fairbanks, dichiarazione del 29/8/03
"L’ufficio
di Jeb Bush mi ha appena
chiamato – qualcuno col nome di Wendy. Mi ha detto
che il governatore voleva che sapessi che aveva letto la mia lettera, ma rimaneva fermo sulla sua posizione “in accordo alla legge”. Sulla base di quella, si sentiva obbligato a procedere con
l’omicidio. Le ho detto che la morte non avrebbe
risolto niente, e che sentivo che era un omicidio premeditato, la stessa cosa
che aveva fatto Paul Hill.
Lei mi rispose che quella era la mia opinione. E’ rimasta perfettamente fredda
e molto ferma sulla posizione di Jeb Bush….”
Quella che segue è un estratto della pagina “manifesto” di una delle associazioni anti-abortiste a cui apparteneva Paul Hill.
Omicidio è l’uccisione di un essere umano innocente
dopo l’istante del suo concepimento. Dopo aver provato e fallito altri metodi
di deterrenza, siamo giunti alla
conclusione che una persona che uccida un’altra persona che aiuti
fisicamente a commettere un omicidio – e che abbia intenzione di farlo ancora –
è a tutti gli effetti un difensore di esseri umani innocenti. L’omicidio
giustificato è legale in tutte le nazioni.
Questa è una lista delle persone moralmente responsabili
o complici dell’omicidio, che quindi meritano la stessa condanna a morte
dell’omicida vero e proprio.
·
Ogni abortista. (Il 71%
degli aborti sono praticati nelle cliniche abortiste, il 22% in altre cliniche,
il 5% negli ospedali e il 2% in studi privati).
·
Le donne che praticano un aborto, a meno che non
siano letteralmente costrette a farlo contro la loro volontà e il loro
desiderio.
·
L’intero staff degli abortisti,
compreso il personale della sicurezza.
·
Chiunque paghi per un aborto.
·
Chiunque, avendone la possibilità, non provi a
dissuadere una donna che intende avere un aborto.
·
Chiunque guidi l’auto o accompagni una donna quando
va ad abortire.
·
I direttori, il personale e i finanziatori
(individuali, istituzionali, governativi) di organizzazioni
di assistenza alle donne che decidono di abortire.
·
Chiunque approvi che la propria moglie, ragazza,
partner, figlia o nipote decida di abortire.
·
I Pastori e qualunque ministro di culto che non si
dedichi effettivamente all’insegnamento anti-aborto.
·
I dottori, gli assistenti e i partecipanti alle
fecondazioni in vitro.
·
I ricercatori impegnati su qualunque pratica di
fecondazione che non garantisca la nascita nel 100% dei casi.
·
Le persone che uccidono bambini mai nati usando
tecniche abortistiche di controllo delle nascite.
·
Qualunque rappresentante governativo che promuova,
accetti o protegga qualunque pratica sopra-citata.
·
Gli elettori che sostengano la candidatura di persone
che siano favorevoli o indifferenti all’aborto.
·
I contribuenti degli Stati Uniti le cui tasse siano
usate per sostenere, difendere o portare avanti aborti legalizzati.
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Dopo la sua condanna a morte, nel dicembre 1994, Hill ha dichiarato che la sua esecuzione sarebbe stata la
benvenuta, perché era convinto che avrebbe contribuito a prevenire gli aborti,
incitando a una maggiore violenza contro i medici
abortisti. Ha inoltre dichiarato di essersi ispirato, per uccidere Britton e Barrett, alle azioni di
Michael Griffin, un anti-abortista che sparò
uccidendolo a un altro dottore a Pensacola, nel 1993.